martedì 15 dicembre 2015

MIGHTY FM 7x08 - The MIGHTY PITCHFORK BEST SONGS of 2015


Fine anno, tempo di bilanci anche musicali. Tutte le testate di settore concentrano gli sforzi delle loro redazioni per fornire le classifiche di rito e Pitchfork Media - la Bibbia (ex)indie-fighetta - si profonde in molteplici liste che coprono anche citazioni, 'best qualsiasi' di vari artisti, copertine ecc. Ovvviamente le più attese (per chi ci tiene davvero così tanto) sono quelle relative ai migliiori album (100-50-20-10...) ma il Forcone della Musica si premura anche - tramite calcoli complicatissimi - di far compilare ai suoi autori una lista di 100 canzoni/pezzi (a volte sono 'tracks', altre 'songs', altre ancora cambiano nome in corsa come quest'anno in cui prima le hanno chiamate in un modo e ora in un altro - vedi foto). E come ogni anno MIGHTY FM prende spunto da questa classifica per prendere coscienza di ciò che ha avuto un certo impatto sul mercato e sulla cultura statunitensi. Prende spunto e prende atto del fatto che si tratta comunque di una specificità che a noi può dire poco ma che può contenere anche belle sorprese. Quello che sentiremo sarà quello che già sapevamo di amare più qualche novità a cui dare riconoscimento, col giusto distacco.

giovedì 3 dicembre 2015

MIGHTY FM 7x07 - RIVAL CONSOLES "howl"


MIGHTY FM è spesso sensibile a fascinazioni improvvise e colpi di fulmine ed è sull'onda del solito genuino entusiasmo che dedica la nuova puntata a RIVAL CONSOLES, pseudonimo scelto da Ryan Lee West, possibile appassionato di videogiochi e polistrumentista inglese. Chitarrista di formazione, Ryan inizia a comporre a 12 anni e grazie ad un demo diventa il primo artista dell'Erased Tapes Record, o meglio: ascoltando quel suo primo lavoro (realizzato sotto il nome Aparatec) il fondatore Robert Raths decise nel 2007 di dare vita ad un'etichetta divenuta famosa negli anni grazie a nomi quali Nils Frahm, Ólafur Arnalds e A Winged Victory for the Sullen. Se questo è l'alveo nel quale Rival Consoles ha sempre operato si può capire come l'universo sonoro di riferimento sia quello dell'avanguardia e sperimentazione basata sul connubio tra strumentazione classica di stampo sinfonico-orchestrale e suoni/elaborazioni elettronico-digitali. "Howl", terzo album a cui si affiancano svariati ep che, muovendo da suoni tra Aphex Twin e Daft Punk hanno segnato un percorso volto alla ricerca di una sempre maggiore organicità e naturalità nel suono sintetico, si compone di nove tracce strumentali che nascono analogiche e che, filtrate ed elaborate dalle macchine, non perdono ma anzi acquistano profondità emotiva. Non ci sono testi che comunichino sentimenti o emozioni, a parte qualche campionamento vocale: sono gli strati di synth con inserti 'biologici' di batteria o violoncello che incarnano la natura umana del disco riassunta da Rival Consoles nell''urlo' scelto come titolo. Una techno ambientale che si è guadagnata l'apprezzamento di 'numi di riferimento' come Clark e Jon Hopkins e che - nelle parole del suo autore - libera la creatività da quella 'memoria muscolare' che le mani acquisiscono suonando uno strumento. Con Kiasmos, Douglas Dare, Nils Frahm, Clark, DJ Richard, Aphex Twin, Nosaj Thing, Max Cooper e André Bratten.