giovedì 1 febbraio 2018

MIGHTY FM 9x11 - TUNE-YARDS "i can feel you creep into my private life"


Dopo un corposo winter break, MIGHTY FM si butta a capofitto nel 2018 e nelle sue novità discografiche! Partiamo in quarta con un disco tutto da ballare, il quarto (appunto!) lavoro di Merrill Garbus aka TUNE-YARDS, "I can feel you creep into my private life". Partendo da un milieu familiare artistico, il percorso di Merrill si sviluppa al college dove studia teatro e concretizza una precoce passione per l'Africa studiando la musica taarab in Kenya. Espressione corporea, danza, musica incentrata su ritmiche sincopate, presentazione visiva coloratissima: sono queste le caratteristiche principali dell'universo Tune-Yards dopo un debutto folk-lo-fi-DIY su cassetta nel 2008 prontamente ristampato e rilanciato un anno dopo dalla 4AD. Album dopo album il suono si espande e si 'complica' sull'onda di un'inesauribile volontà di sperimentazione che non può mai scindersi da contenuti politici e di critica e messa in discussione della società e del proprio posto al suo interno. Razza, ineguaglianza sociale, gestione delle risorse primarie, rapporti di genere sono i temi centrali per canzoni che fanno pensare e muovere il corpo (a questo proposito: il live al Locomotiv per Genital Panik nel 2014 è stato uno dei più scatenati e torridi che ricordiamo!). Non fa eccezione questo ultimo lavoro che arriva dopo quasi 4 anni dal precedente "Nikki Nack" ma che formalmente presenta due novità: il bassista collaboratore di lunga data Nate Brenner diventa membro ufficiale del neo-duo firmando parte della musica e co-producendo il disco insieme a Garbus e l'abbandono della stilizzazione grafica del nome che vedeva l'alternanza di minuscole e maiuscole a sottolineare 'stranezza' e una certo atteggiamento (positivamente) 'caciarone'. Passi importanti che hanno informato la creazione di "I can feel you..." sono stati l'attività di Merrill come dj, la conduzione di una trasmissione radiofonica, la frequentazione di un seminario in un centro buddista e l'ascolto di artisti che sanno parlare della propria vita nel contesto dell'America razzista di oggi. Il risultato? 12 canzoni che si ispirano musicalmente alla house music e all'electro hip-hop degli inizi e che parlano di politica, razza, ambientalismo e femminismo intersezionale perché, come disse (forse) l'anarchica russa Emma Goldman, "If I can't dance, it's not my revolution!" Con Django Django, Keishh, Austra, Yoko Ono, David Byrne & St. VIncent, Mavis Staples, Laurie Anderson, Fever Ray e Shannon. (Ph. Eliot Lee Hazel)