mercoledì 22 febbraio 2017

MIGHTY FM 8x11 - FUFANU "sports"


Islanda terra di ghiaccio, vulcani e musicisti. Sarà per combattere il freddo e il buio che tanta parte della popolazione decide di fare musica invece che soccombere all'alcolismo? Be', dopo Björk, Mùm, Sigur Ròs e tanti altri bei nomi generalmente legati alla scena elettronica, i FUFANU sono una ventata di aria fresca (...), non tanto per l'originalità della loro proposta ma per il genere: un post-punk bello solido, venato di dark e impreziosito di synth ma non estraneo a ritornelli accattivanti e a ritmi reminiscenti del Britpop come del punk-funk Nato come oscuro progetto techno col nome di Captain Fufanu, il sodalizio tra Kaktus (figlio di Einar Örn dei Sugarcubes e tecnico/trombettista per Damon Albarn) e Guðlaugur detto Gulli è evoluto naturalmente in una band il cui guitar sound doveva per forza richiedere un batterista umano: il duo diventa un trio con Erling Bang e perde un pezzo di nome. Dopo un ep e un primo album - "Few More Days to Go"- uscito a fine 2015, i FUFANU battono il ferro finché è caldo e già dopo l'estate presentano "Sports", title-track dell'album appena pubblicato e prodotto da Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs. Il suono grezzo dell'inizio è più pulito, la ritmica e gli inserti elettronici precisi ed efficaci, le chitarre serrate. Echi di Joy Divisio n e Krautrock per storie a volte cupe e a volte ordinarie in una città come Reykjavik che alla fine è grande come Ferrara :) Insomma qui a MIGHTY FM "Sports" (dalla BMX all'atletica) va in heavy rotation a volume sostenuto da giorni e giorni fornendo la colonna sonora ideale per uscire dal letargo invernale. Con DIIV, Preoccupations, Colder, Damon Albarn, Captain Fufanu, Ghostigital, The Velvet Underground, Django Django e Killing Joke. Un ringraziamento speciale a Ja.La Media Activities.

mercoledì 8 febbraio 2017

MIGHTY FM 8x10 - AUSTRA "future politics"


E' con grande entusiasmo che dedichiamo la nostra nuova monografia a(gli) AUSTRA, creatura di Katie Stelmanis, canadese di origine lettone (e anche un po' italiana) e al nuovissimo album "Future Politics". A 10 anni già nel Canadian Children's Opera Chorus, ossessionata dalla musica classica fino al college, Katie a 19 anni fonda una prima band con Maya Postepski che viene prontamente 'richiamata' nel momento in cui la sua carriera solista assume l'identità di Austra, dea lettone della luce nonché suo secondo nome di battesimo. L'acclamato esordio del 2011 - "Feel It Break" - fondeva l'impostazione vocale lirica con un electropop marziale, dando vita a hit irresistibili come 'Beat and the Pulse' e 'Lose It'. Dopo "Olympia" del 2013, ispirato a sonorità house old school, il nuovo "Future Politics" è un manifesto politico, una chiamata alle armi di cuori e cervelli affinché si possa immaginare e realizzare un futuro alternativo. Sebbene la band sia diventata saldamente un trio col il bassista Dorian Wolf (a cui si aggiunge dal vivo il meraviglioso tastierista-ballerino Ryan Wonsiak), scrittura e registrazione del disco sono state opera solitaria di Katie Stelmanis, influenzate soprattutto dall'aver vissuto a Città del Messico, città di enormi contrasti e innumerevoli stimoli anche musicali. Una sorta di techno organica dove la sperimentazione vocale sottolinea la ricerca di qualcosa che, non esistendo ancora per definizione, può essere tutto quello che vogliamo. Una politica del futuro anti-capitalistica/sessista/omofoba/razzista, ambientalista, dove lo sviluppo tecnologico non sia unicamente orientato al profitto. Un mondo senza confini. E che coincidenza che l'album sia uscito il giorno dell'insediamento del nuovo presidente USA... Slogan ingenui ed utopistici (non a caso "Utopia" è il primo singolo), semplici inni da dancefloor privi di efficacia reale? Pensatela come volete ma, come si dice, "If I can't dance it's not my revolution"! Con Princess Century, Crystal Castles, Vitalic, Massive Attack, Katie Stelmanis, ANOHNI, Chancha Via Circuito, Planningtorock, Tasseomancy e...Giacomo Puccini.