venerdì 23 novembre 2018

MIGHTY FM 10x04 - CHRIST̶I̶N̶E̶ ̶A̶N̶D̶ ̶T̶H̶E̶ ̶Q̶U̶E̶E̶N̶S̶ "chris"


L'avvicinarsi del concerto milanese di Charlotte Gainsbourg ci ha provocato un afflato francofono tale che, dopo l'iniziale istintiva resistenza/avversione linguistica, ha convinto la redazione di MIGHTY FM a dedicare la nuova puntata a CHRISTINE AND THE QUEENS, creatura musicale mutevole e multiforme di Héloïse Letissier. Progetto nato in seguito ad un viaggio a Londra nel 2010 dove la futura Christine incontra una gang di 'travestis rockers' (The Queens, appunto!) che l'aiutano a riprendersi dalle pene d'amore e la spronano a cantare. D'altra parte le basi c'erano già: a 4-5 anni inizia a studiare pianoforte, balletto e poi danza modern jazz per poi scegliere al liceo la sezione dedicata al teatro, frequentare il Conservatorio di Arte Drammatica e parallelamente il corso di arte e letteratura all'esclusiva Scuola Normale Superiore di Lione...che abbandona per dedicarsi alla musica. Inizia così una produzione in cui l'aspetto visuale e coreografico è altrettanto importante di quello sonoro, un concetto di performance totale condensato nell'album di debutto del 2014, "Chaleur Humaine" e negli ep che l'hanno preceduto. Electro-pop unito a più classiche chansons che conquista il pubblico e la critica che premia Christine and The Queens come Artista Femminile dell'Anno delle Victoires de la Musique, l'equivalente francese dei Grammys. A quattro anni di distanza esce un nuovo disco doppio (version française e english version insieme) che è un vero e proprio statement : l'alter ego di Héloïse da Christine diventa "Chris", una femmina androgina e pansessuale, sessualmente aggressiva ma irrimediabilmente romantica che canta di assertività, salute mentale, lavoro sessuale, violenza domestica, della complessità della sessualità e delle reazioni negative riservate a chi non si conforma ad una norma di genere. E la musica? Un'immersione nel pop arioso, funky e sentimentale dei primi anni '80, un'epoca in cui le classifiche e la tv - anche in Italia - erano dominio di personaggi 'ambigui' e 'trasgressivi' che oggi noi, vittime del gender, definiremmo semplicemente queer. Con Mylène Farmer. Bandolero, Janet Jackson, Les Rita Mitsouko, Étienne Daho feat. Charlotte Gainsbourg, Axel Bauer, Dâm-Funk e Lio, bien sûr! (Foto di Ryan Pfluger per The New York Times)

Nessun commento:

Posta un commento